Lui & Lei
Miss Sara - parte 1
di aries973
03.02.2015 |
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"Il cazzo divenne ancora piu' duro..."
- c6?Il popup arrivò all'improvviso, la prima giornata lavorativa della settimana era quasi finita ed era stata una giornata alquanto noiosa...un lunedì come tanti.
- Si, eccomi...
- Zitto e ascoltami merdaccia!
L'erezione fu immediata. Quando scriveva quelle cose, Sara era il mio viagra. Non so perchè, ma il cazzo mi diventava immediatamente duro come il marmo, il pochissimi istanti.
- si Miss, dica.
- Adesso sto uscendo. Fra 5 minuti vai a fumarti una sigaretta sul balcone della sala ristoro e m telefoni. Ovviamente senza giubbotto, anzi togliti pure il maglione e resta in camicia.
Era gennaio, fuori eravamo vicino allo zero, ma sapevo di dovere ubbedire. Volevo ubbidire...avrei fatto di tutto per la mia Padrona, per compiacerla...il cazzo divenne ancora piu' duro.
- Si Miss, ubbidisco.
- Bravo verme fallito. A dopo.
Furono 5 minuti interminabili...sapevo di non dovere sgarrare nemmeno di 10 secondi. Aveva detto 5 minuti e 5 minuti dovevano essere. Mi tolsi il maglione e in maniche di camicia mi avviai. Dovetti mettere la mano in tasca per mascherare la mia erezione... passai davanti agli alti uffici a testa bassa, sperando che nessuno mi notasse. Contemporaneamente il pensiero che qualcuno sapesse che razza di servo di merda ero, che schifoso verme diventavo per la mia Padrona Sara, mi stuzzicava, mi eccitava mentalmente, sentivo le farfalle nello stomaco come quando si va a fare l'amore per la prima volta con la persona che ti piace da morire. Grazie Padrona, grazie per tutto questo, ripetevo nella mia mente.
Arrivai sul balcone, che per fortuna era vuoto. Faceva freddo, molto freddo. ero li tremante, col cazzo duro, che componevo il numero della mia Signora.
- Pronto?
La voce era decisa, meravigliosa... chi non conosceva questo lato di Sara, mai avrebbe potuto immaginare il fascino di quella voce: dura, decisa, superiore, proprio com'era lei. Una donna splendida che in qei momenti diventava se stessa in pieno, dimenticando le debolezze e le insicurezze della vita normale, e diventava Superiore, intelligente, splendida...una Dea al cui cospetto tutte le troiette dell'ufficio diventavano insignificanti, diventavano nulla...una Dea a cui un uomo non poteva resistere tanto era la sua carica sensuale, di vera donna...auguro a tutti di provare tanto desiderio... un sola parola e tutto cominciava a girare intorno, si entrava in un mondo tutto nuovo, fatto di sensazioni amplificate e desideri.
- Buonasera Miss. Eccomi.
- Hai freddo fallito?
- Si Miss.
- Bene.
Sara sogghignò.
- Ascoltami bene, e non fare domande: Tu da ora, e per una settimana, non avrai piu' rapporti con tua moglie. Nè ti segherai.
Al mattino ti legherai i testicoli stretti con un nastro, una cordicella, trova qualcosa. E li terrai legati per tutto il giorno in ufficio. Non osare guardarmi, nè salutarmi. Io parlerò a piacimento con chi voglio, scherzerò e riderò, tu non permettermi a sollevare lo sguardo verso di me... tutto chiaro pezzo di merda?
- Si mia Dea.
- Bene. Lunedì prossimo andremo a pranzo assieme, tu mi farai da autista, mi servirai e pagherai il pranzo, e se mi gira bene prenderai qualche schiaffo e magari un piccolo premio. E vestiti bene, con una giacca, che sembri un pezzente.
- Ai suoi ordini Miss.
- Ora resta ancora 5 minuti al freddo e non permetterti di andare a segarti in bagno, verme schifoso!! E' tutto chiaro??
- Si Miss.
Click. Aveva interrotto la comunicazione. Mi girava la testa e tremavo di freddo... Avevo una erezione mostruosa, mi faceva male nei jeans stretti...dovetti piegarmi in due... i capezzoli erano duri per il freddo e mi facevano male. Passarono i 5 minuti e rientrai al mio posto. L'erezione non scompariva, decisi di andare a casa...in macchina pensavo ancora alle parole della mia Padrona, della mia unica Miss. Ero la sua merda,il suo schiavo, avrei fatto qualunque cosa per lei.
Finalmente mi rcomponei un po'...la sera trascorse tranquilla in casa con mia moglie, quella sera inventai un mal di testa e riuscii ad andare a letto prima... ma il lpensiero tornò a Padrona Sara, è il cazzo mi si rizzò immediatamente...ma non potevo toccarmi, non dovevo! Faticai a prendere sonno quella notte.
Il mattino dopo mi alzai e nella doccia, nudo come un verme, mi legai i testicoli strettissimi con un nastrino... con le palle penzolanti mi vestti e andai al lavoro...facevano male, ma non importava...era un desiderio della mia Padrona.
Durante l mattinata passai davanti all'ufficio di Sara, non osai alzare lo sguardo, nè Lei mi degno di uno sguardo... per una intera settimana fu così...non un popup, non una parola, un sms...la vidi splendida e sensuale parlare con molti uomini, scherzare e ridere con loro... ma a me questo non era concesso...io ero solo un verme schifoso per Lei, una merdaccia.
La sera potevo togliermi il nastro dalle palle...ogni giorno diventavano piu' gonfie di desiderio, facevano male tanto erano dure...molto male...quella settimana Sara sfoggio il suo fantastico gusto per il vestire... camicette scollate che lasciavano intravedere un seno prosperoso e turgido...pantaloni che le fasciavano le curve eccitanti... e stivali e scarpe meravigliose, col tacco che immaginavo calpestarmi. Che meraviglia! A volte mi chiedevo perchè, nei nostri incontri normali, Sara sembrasse non pienamente consapevole del suo fascino e della sua bellezza. Io non lo capivo proprio, se avesse voluto avrebbe potuto avere qualunque uomo ai suoi piedi...qualunque! Meravigliosa Dea, intelligente, sensuale, simpatica, bella, eccitante... Mia Dea tu sei tutto questo avrei voluto gridare quella mattina!!
Il we passò tranquillo e anche un po' noioso...ma ero felice perchè sapevo che lunedì avrei avuto il mio piccolo premio...cosa mi avrebbe concesso la mia Padrona? Per me qualunque cosa sarebbe stata preziosa...
- c6?
Era finalmente lunedì , intorno alle 12.
- Si Padrona.
- Alle 12.30 scendi, vai a prendere l'auto e vieni a prendermi all'angolo.
- Certo Miss.
Alle 12.30 scesi di corsa, andai a recuperare l'auto e andai all'angolo dietro l'ufficio dove stava arrivando Sara. Scesi e le aprii la portiera, facendola salire. Andammo a mangiare, lei si accomodò , io mi occupai di fare la fila al self service con 2 vassoi, pagare e servirle il pranzo. Solo quando me lo ordinò, io cominciai a mangiare.
- Hai eseguito tutto stronzo?
- Si Padrona.
Non ho fatto sesso, nè mi sono masturbato per una intera settimana. Ogni mattina mi sono legato le palle con un nastro e venivo a lavorare. Alla sera lo toglievo prima di andare a letto.
- Bene. Infila la mano nelle mutande e togli il nastro, voglio vederlo. Se non ce l'hai dimenticati pure di me.
- Ma qui ora?
- Idiota, si qui ora! non farti vedere e togliti il nastro! e fammelo vedere!
il nastro era legato con un fiocco, non fu difficile scioglierlo, anche con una sola mano... porsi il nastro alla mia Padrona.
- Non permettermi a darmi sto schifo, brutto fallito! Mettitelo in tasca e andiamo alla macchina.
Il parcheggio era molto grande e poco frequentato, sceglievo di posteggiare li dietro apposta... Aprii la portiera e Sara salì in macchina...ma lascio un piede fuori... una scarpa splendida, con un tacco da brivido...
- Inginocchiati e lecca verme...
Poteva passare chiunque... anche dei colleghi...ma immediatamente mi inginocchiai davanti alla portiera aperta e leccai la scarpa della mia Dea...alzo la suola e colsi subito l'invito a leccarla avidamente, nonostante avesse appena camminato sul marciapiede...
- Alzati ed entra in auto ora!
Ubbidii... la testa mi girava, ero entrato in trance...
Appena mi sedetti mi arrivo uno schiaffo fortissimo! seguito da un ghigno...
- Sei propro una merda...vero??
- Si Padrona, sono una Merda.
- Urlalo stronzo!
- Sono una Merda Padrona!!
Arrivò un altro schiaffo!
L'erezione era al limite... il desiderio spruzzava da tutti i pori, probabilmente sarei venuto nelle mutande a breve...
- Ora masturbati da sopra i pantaloni... vieniti nelle mutande qui ora coglione!
Non pensavo che avrei dovuto tornare in ufficio, come avrei fatto, si sarebbe visto!
- strusciati e Vieni ora subito pezzo di merda!!! Subito!!!
Mi colpì con un altro schiaffo fortissimo, io portai la mano al mio pene durissimo, basto strofinarlo da sopra i jeans per pochi istanti per avere un orgasmo incredibile...il seme di una settimana di desiderio mi colava caldo nei pantaloni, imbrattandomi...ma non importava...era stato un orgasmo violento...forte intenso...fantastico!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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